Che cos'è un ecomuseo
L’Ecomuseo “una forma museale, mirante a conservare, comunicare e rinnovare l’identità culturale di una comunità. Esso costituisce un patto con il quale una comunità si impegna a prendersi cura di un territorio e si attua attraverso un progetto condiviso e integrato di tutela, valorizzazione, manutenzione e produzione di cultura di un territorio geograficamente, socialmente ed economicamente omogeneo, connotato da peculiarità storiche, culturali, materiali ed immateriali, paesistiche ed ambientali” .
I promotori
L'ATS BA'ARIA è costituita dalle associazioni:
Consorzio Idro Agricolo di Bagheria
Associazione G.ppe Bagnera
Associazione "Natura e Cultura APS"
Associazione "Arci Bocs APS"
Finalità
Le finalità prioritarie degli Ecomusei consistono nel:
- rafforzare il senso di appartenenza e la consapevolezza delle identità locali attraverso ilrecupero e la riproposizione in chiave dinamico-evolutiva delle radici storiche, culturali e politicocivili delle comunità;
- attivare e rendere direttamente partecipi le comunità, le istituzioni culturali e scolastiche e le associazioni locali ai processi di valorizzazione, ricerca, fruizione attiva e promozione del patrimonio culturale-materiale, immateriale-sociale e ambientale della Regione, compresi i saperi tramandati e le tradizioni;
- conservare, ripristinare, restaurare e valorizzare ambienti di vita e di lavoro tradizionali, utili per tramandare le testimonianze della cultura materiale e ricostruire le abitudini delle popolazioni locali, le relazioni con l’ambiente circostante, le tradizioni religiose, culturali e ricreative, l’utilizzo delle risorse naturali, delle tecnologie, delle fonti energetiche e delle materie impiegate nella produzione agricola, silvicola, artigianale e industriale;
- valorizzare e diffondere il patrimonio culturale in quanto elemento del territorio, funzionale alla costruzione e rivitalizzazione di reti di attività e servizi volti a promuovere la sostenibilità ambientale e sociale di un’area omogenea ed ad offrire occasione di sviluppo economico, di impiego e di produzione di beni e di servizi e la espressività civile di una comunità;
- promuovere e sostenere le attività di documentazione, catalogazione, ricerca scientifica e didatticoeducativa relative all’ambiente, al paesaggio, alla storia e alle tradizioni locali del territorio, provvedendo, altresì, alla predisposizione dei documenti informativi da mettere a disposizione del pubblico in appositi luoghi o spazi destinati alla documentazione ed informazione;
- promuovere una pianificazione turistica sostenibile che valorizzi l’intero territorio regionale;
- promuovere e realizzare percorsi ed itinerari di visita volti alla conoscenza e alla comprensione degli ambienti naturali, del patrimonio territoriale nelle sue componenti ambientali, storicoculturali, produttive e demo-etno-antropologiche;
- promuovere il mantenimento o il recupero di attività tradizionali locali, di antichi mestieri e l’avvio di botteghe-scuola, nell’ottica della conservazione della memoria, dello sviluppo della coesione sociale e della riscoperta degli antichi saperi e mestieri;
- promuovere l’acquisizione dei presupposti culturali e identitari di una comunità che si vuole riconoscere in pratiche di vita democratica e plurale.
Beni di comunità nel sistema ecomuseale Ba’aria
Per un territorio come il nostro, caratterizzato da una presenza umana antichissima, è indispensabile cominciare da lontano, almeno da quando l’antropizzazione comincia a lasciare segni coerenti, diffusi e decifrabili. E questo accade certamente già in età pregreca. I reperti di monte Porcara e Pizzo Cannita delle due Solunto, quella arcaica e quella greco-ellenistico-romana, ne sono la sintesi, e sono stati studiati ancora oggi con importanti contributi scientifici che sono esposti in gran parte nel locale Antiquarium di Solunto. Una lunga fase di decadenza in corrispondenza della crisi imperiale romana, dal V al XII secolo, si riflette nella sicura de-antropizzazione, e il ritorno della “foresta”. Nessuna presenza umana continuativa, nessun processo produttivo costante ha lasciato segni. Bisogna aspettare l’età islamica e normanna perché la storia del territorio riallacci i suoi fili per non interromperli sino a oggi. Ma è l’intera società siciliana a conoscere un risveglio potente e di grande significato economico politico, culturale. La toponomastica islamica è diffusa, Baharia e Aspra sono termini arabi, e le presenze architettoniche più significative come S.Michele di Campogrosso indicano che una presenza politico-militare e religiosa si espande su tutto il territorio in corrispondenza alle vicende palermitane.Il sorgere in età aragonese della baronia di Solanto, che vivrà sino a tempi recenti , ne è il segno anche paesaggistico più affascinante. La attività della pesca e delle cave saranno fortemente significative per i segni lasciati nel suolo e hanno costituito per secoli e fino al secondo dopoguerra una risorsa economica importante. Va ricordato infatti che il nome originario dell’attuale Porticello, importante centro peschereccio, è in origine “Pirriere”, cave di tufo.A tutti questi aspetti vanno rivolti gli interessi di chi vuole conservare, conoscere e valorizzare le nostre risorse ambientali e i beni culturali.Di ancora maggior rilievo l’attività di coltivazione e trasformazione della canna da zucchero le cui origini risalgono, nel nostro territorio, sui due lati dell’Eleuterio, al XV secolo, con la grande costruzione, unica nel suo genere, e nota in tutto il mondo, ma da valorizzare ancora meglio, del ponte-acquedotto. Negli stessi decenni, sulla spinta di una crescita economica generale che coinvolge anche la capitale Palermo, tutto il nostro territorio è coinvolto da trasformazioni “colturali” fondamentali legati soprattutto all’introduzione massiccia accanto all’ovvio grano, della vite. Il cui prodotto riforniva la città- capitale. Un’altra svolta che ha lasciato segni importanti e continuativi è l’insediamento su quelle iniziative economiche di decine di torri agricole e masserie che hanno disegnato la toponomastica, la viabilità, i confini territoriali dell’intera nostra terra. La complementarità nei confronti di Palermo è fondamentale in questa fase. A partire dalla metà del XVII secolo un nuovo fenomeno contribuisce a dare una svolta alla nostra storia. Il sorgere, una appresso all’altra, delle ville barocche il cui rilievo storico-architettonico è al centro di ogni discorso di recupero e valorizzazione. Le attività economiche agricole saranno ancora una volta rivoluzionate quando si passerà dalle colture “seccagne” a quelle irrigue come nel caso della coltivazione degli agrumi. Sistemi di irrigazione, scoperta e valorizzazione delle fonti idriche, organizzazione del territorio in funzione di questo, hanno lasciato tracce numerose e importanti fino a che questa coltura non ha cominciato a declinare a due terzi del secolo scorso. “Zerfine”, condutture, torri d’acqua, case per attrezzi e prodotti, hanno punteggiato il territorio dandogli il volto che ancora in gran parte conserva e che vogliamo conservi ancora.
REPORT ATTIVITA' 2017/2020
- Gennaio 2017 Costituzione gruppo temporaneo di professionisti per la ricerca, lo studio delle tematiche sull’ ecomuseo, composto da Architetto A. Morreale, Geologo G. Caputo, Agronomo R. Baiamonte, Architetto A. Angileri, G.B. Puleo (LIPU), Geologo A. Lo Monaco, Dott. A. Tozzi.
- Marzo 2017 Costituzione rete associativa tra il Consorzio Idroagricolo, l’associazione Arci Bocs, Natura e Cultura e Associazione G. Bagnera. Tavoli di partenariato, riunioni, attività di coworking, accordi partenariato con associazioni e collaborazioni con il “Contratto di Fiume Eleuterio”.
- Settembre 2017 Collaborazione al Progetto “Per la Scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento 2014-2020” Avviso pubblico 3781 del 05 aprile 2017 -PON/FSE Azioni di Alternanza scuola Lavoro, tirocini e stage. Avviso pubblico per il potenziamento dei percorsi di alternanza scuola lavoro, tirocini e stage. Azione 10.2.5 -Scuola LICEO GINNASIO DI STATO (F.SCADUTO) (PAPC01000V) PROMUOVERE LA VALORIZZAZIONE E LA FRUIZIONE DEGLI ECOMUSEI.
- Settembre 2017 collaborazioni con le scuole locali sull’educazione ambientale e la conoscenza del territorio bagherese, tramite progetti di Alternanza Scuola Lavoro.
- Ottobre 2017 Costituzione del comitato tecnico scientifico composto da Prof. A. Morreale (storico), G. Nicastro (ingegnere ambientale), V. Mauro (naturalista speleologo), Prof. G. Aiello (Unipa Dipartimento antropologia), A.Restivo (fotografo).
- Marzo 2018 realizzazione in collaborazione con il Liceo Ginnasio di Stato “Francesco Scaduto” di Bagheria e con i Fondi Strutturali Europei- Programma Operativo Nazionale” di progetti d'inclusione sociale e lotta al disagio giovanile “La scuola e la città” laboratorio di cittadinanza sui beni confiscati
- 16 ottobre 2018 concerto di musica popolare “Storie d’amuri e di travagghiu” con il cantastorie Paolo Zarcone al Geosito Arco Azzurro.
- Gennaio 2019 costituzione ATS tra Consorzio Idro agricolo, Associazioni Arci Bocs aps, Natura e Cultura aps, Ass. G. Bagnera, per il riconoscimento dell’Ecomuseo denominato “Ba’aria – acqua, terra, lavoro”.
- 17-18-19 Luglio 2019 presso il Geosito Arco Azzurro ABLA FEST tre giorni di incontri, dibattiti, teatro, musica. sui temi dell’ambiente, beni comuni, legalità, accoglienza. In cui viene presentato, con intervento della nuova Amministrazione Comunale di Bagheria e di Santa Flavia il progetto dell’Ecomuseo Ba’aria.
- Agosto 2019 mostra fotografica “Suggestioni ed emozioni della memoria” nella Villetta Ugdulena del Comune di Bagheria.
- Agosto 2019 “ I cunti del mare”, storie di pescatori siciliani rappresentazione Teatrale con Alessio Di Modica nel Geosito Arco Azzurro. In collaborazione con il Museo dell’Acciuga di Aspra.
- 2019 Novembre - Liceo Ginnasio di Stato “Francesco Scaduto” PON 2014-2020 Bagheria/Baaria dai Fenici a Giuseppe Tornatore: il contributo dell’ASL per un sistema culturale naturalistico e turistico integrato. Progetto PON, Codice Identificativo Progetto 10.2.5A-FSEPON-SI-2017-44 PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN FILIERA
- Novembre 2019 - Istituto Comprensivo “Tommaso Aiello” Bagheria, progetto 10.2.5°-FSEPON-SI-2018-18 Modulo “Adottiamo Monte Catalfano”.
- Ottobre 2019 Dichiarazione d’ interesse culturale dell’archivio storico del Consorzio Idro Agricolo di Bagheria ai sensi del D,lgs. 22/01/2004. Decreto n. 109 del 28/10/2019 MIBACT – Soprintendenza Archivistica della Sicilia – Archivio di Stato di Palermo.
- Sett – dic 2019 studio delle opere riguardanti il paesaggio nelle opere di Renato Guttuso al Museo d’Arte Contemporanea Villa Cattolica di Bagheria, in collaborazione e col supporto scientifico della D.ssa Dora Favatella Lo Cascio ( ex direttrice Museo civico R.Guttuso e consulente del Comune di Bagheria per i Beni Culturali).
- Dicembre 2019 Consegna al Museo Guttuso del grande pannello della “ Battaglia di Ponte Ammiraglio”, dipinto dai fratelli Ducato, la storica famiglia bagherese di decoratori di carretti e firmato dal maestro Renato Guttuso, in occasione della consegna è stata organizzata una piccola mostra fotografica con fotografie di Ferdinando Scianna e Gabriele Lentini.
- 4 agosto 2020 Partecipazione all’avviso pubblico di Democrazia Partecipata indetto dalComune di Bagheria con il progetto “ABLA PROJECT”. Progetto di manutenzione e curadel Geosito Arco Azzurro e percorsi di ecologia e ambiente nel comprensorio di Bagheria.
- 11 agosto 2020 Festival della comunicazione “COMBAG” presso a Villa San Cataldo
- Dal 25 agosto al 16 settembre 2020 organizzata la rassegna cinematografica “Cinema sotto le stelle”. Proiezione dei Documentari del regista G.ppe Tornatore “Il carretto” e “Bagheria, Bagheria dove vai” “ Intervista a R. Guttuso” Teche Rai Regione Sicilia, alla presenza del critico cinematografico E. Morreale (Università La Sapienza). Proiezioni sulla terrazza del Geosito Arco Azzurro.
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