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Visita all'Arco azzurro

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Visita all'Arco azzurro

Il geosito Arco Azzurro, monumento naturale situato in località Mongerbino (Aspra), con la sua particolare conformazione e collocazione, è sicuramente uno degli scorci paesaggistici più suggestivi della costa siciliana. Una passerella naturale di roccia dolomitica posta ad una quota di 11 metri sul livello del mare che collega le due sponde di un piccolo e grazioso fiordo.

Per la particolare rilevanza sientifica e culturale, il pregio paesaggistico ed ambientale, il sito nel Dicembre 2012 è stato riconosciuto come Geosito di interesse nazionale. Una singolare architettura geologica che è testimonianza attiva dei processi che hanno formato e modellato il nostro Pianeta, un fenomeno naturale che fornisce un contributo indispensabile alla comprensione della storia geologica di questa parte della costa nord occidentale della Sicilia.

 

L'Arco degli innamorati

L'Arco Azzurro ha sempre esercitato un forte fascino ed un notevole richiamo turistico; già negli anni '30 lo troviamo in diverse cartoline mentre dagli inizi degli anni '50 diviene luogo di villeggiatura per i turisti francesi con il Village Magique Capo Mongerbino. Negli anni '60 diviene ricercato soggetto fotografico per numerosi fotografi per poi, negli anni '70, veniva consacrato a livello nazionale come l'Arco dei Baci in cui  la sua suggestiva bellezza veniva messa a servizio della pubblicità dei famosi cioccolatini avvolti in veline con frasi romantiche.

 

Un'Arca di Natura

Il tratto di costa che va da Capo Mongerbino a Capo Zafferano è un merletto di roccia calcarea a picco sul mare dove si rinvengono numerose grotte sottomarine indice di uno sviluppato carsismo ipogeo. Sulla costa si insedia una ricca biodiversità animale e si rinvengono specie botaniche tipiche della macchia mediterranea nonchè specie di eccezionale pregio fitogeografico e numerosi endemismi. I fondali marini  antistanti inoltre danno spazio vitale a specie animali e vegetali tipiche del Mediterraneo che, anche se meno rinomate di quelle tropicali,sanno offrire forti emozioni e spettacoli indimenticabili.

 

L'Arco è Cosa Nostra...

Agli inizi degli anni '80 il sito come tutta la costa è stata vittima di una selvaggia lottizzazione abusiva. A pochi metri dall'Arco Azzurro la Guardia di Finanza accertava allora opere abusive consistenti nello sbancamento a pochi metri dal ciglio del terreno elevato sul mare e, successivamente, una costruzione in assenza di concessione edilizia, una "casa per civile abitazione" a due elevazioni.  A perpetrare tale disastro fu un famoso "uomo d'onore" e killer della Mafia. In seguito alla denuncia di alcuni Partiti d'opposizione e di cittadini sensibili alla salvaguardia dei luoghi e dell'ambiente finalmente si avviava così un processo virtuoso che dopo un lungo iter burocratico e processuale durato 24 anni porterà all'acquisizione dell'area al patrimonio comunale ai sensi della L.47/85. Nel 2009 finalmente con il "Progetto di consolidamento dell'Arco Azzurro e demolizione dell'Ecomostro" la struttura in cemento armato verrà demolita e l'area riqualificata con una terrazza panoramica da cui godere dello straordinario panorama su Capo Zafferano.

...la favola dell'Arco Azzurro ha un lieto fine!

Da domenica 4 giugno 2017 il geosito Arco Azzurro torna alla pubblica fruizione. Dopo essere stato "sequestrato" per più di trent'anni, in cui se ne poteva godere la bellezza soltanto dal mare, finalmente i visitatori ne hanno potuto ammirare il "lato oscuro" anche da terra! Quello che sembrava un sogno è divenuto realtà. Questo grazie anche al lavoro dell'Associazione di Promozione Turistica "Natura e Cultura", della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) di Bagheria, della SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale), della Coop Sociale "Lavoro e solidarietà" e della Associazione sportiva ASD Master che ne hanno avuto affidata la gestione dal Comune di Bagheria. 

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